La ricercatrice ambientale dell’Università di Ginevra ha raccolto su diverse spiagge di ghiaia sulle rive del Lemano 3000 pezzi di plastica, ad esempio tappi di bottiglia e giocattoli, ma anche frammenti di vario genere, esaminandone 670 mediante la spettroscopia di fluorescenza a raggi X. I risultati sono inquietanti: numerosi reperti contengono elevate concentrazioni di elementi tossici, come cadmio, bromo o cromo.
Alcune delle sostanze trovate non sono più utilizzate nella produzione di materie plastiche. Ciò indica che
parte dei rifiuti di plastica si trova nel Lemano da decenni e che il processo di rilascio avviene molto lentamente.
Per questo motivo le concentrazioni sono ancora molto elevate. Se gli organismi viventi ingeriscono particelle di plastica, gli additivi tossici possono entrare perfino nella catena alimentare
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