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01. marzo 2019

«Per una Svizzera senza pesticidi sintetici»

Il Consiglio federale propone di respingere l'iniziativa

Il Consiglio federale propone al Parlamento di respingere l'iniziativa popolare «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici» senza controprogetto. Nel suo messaggio licenziato il 27 febbraio 2019, riconosce gli interessi dell'iniziativa popolare, ma afferma altresì che la Confederazione lavora già con grande impegno al fine di ridurre i rischi dei pesticidi con il Piano d'azione sui prodotti fitosanitari.

L'iniziativa «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici» è stata depositata il 25 maggio 2018. Chiede di vietare l'uso di pesticidi sintetici nella produzione agricola, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella cura del suolo e del paesaggio. Da vietare sarebbe altresì l’importazione di derrate alimentari contenenti pesticidi sintetici o per la cui produzione sono stati utilizzati tali pesticidi.

Politica agricola a partire dal 2022

L'iniziativa popolare vuole ridurre i rischi e l'uso dei prodotti fitosanitari e fa sua una richiesta diffusa tra la popolazione. Il Consiglio federale è consapevole di ciò e pertanto, il 6 settembre 2017, ha varato il Piano d'azione sui prodotti fitosanitari attraverso il quale si punta a ridurre l'impiego e i rischi dei prodotti fitosanitari. Il Consiglio federale intende integrare nella Politica agricola a partire dal 2022 un pacchetto di misure supplementari in alternativa all'iniziativa sull'acqua potabile. I pagamenti diretti saranno stanziati soltanto a chi rinuncia all'uso di prodotti fitosanitari ad alto rischio ambientale. Questa rinuncia rientrerà nella prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) e sarà un requisito fondamentale per ottenere pagamenti diretti. Attraverso i pagamenti diretti, inoltre, verranno promosse maggiormente le tecniche di coltivazione che richiedono un minor impiego di prodotti fitosanitari o che addirittura non lo prevedono.

Una tendenza al ribasso

In questo modo si terrà conto delle richieste essenziali delle iniziative sull'acqua potabile e sui pesticidi. I recenti sviluppi sul fronte delle vendite di prodotti fitosanitari indicano che già grazie alla politica agricola attuale è in atto una tendenza al ribasso.

Un'accettazione dell'iniziativa popolare avrebbe ripercussioni notevoli e pregiudizievoli sull'agricoltura svizzera, sull'industria alimentare e sulla sicurezza alimentare. Verrebbero a mancare efficaci materie ausiliarie per proteggere le colture agricole e i loro raccolti. Senza i biocidi sintetici utilizzati nell'allevamento per l'igiene della stalla, nella trasformazione e nello stoccaggio di derrate alimentari diventerebbe più difficoltoso rispettare le norme igieniche e garantire la sicurezza delle derrate alimentari. I costi di produzione aumenterebbero e di conseguenza si assisterebbe a un rincaro dei prodotti alimentari. Ciò comprometterebbe la varietà dell'offerta indigena e farebbe aumentare il turismo degli acquisti. Un divieto generale d'importazione per i prodotti ottenuti con pesticidi sintetici non sarebbe compatibile con il diritto OMC e nemmeno con gli impegni assunti nel quadro di accordi di libero scambio.

 

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