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10. settembre 2021

Mo 19.4374 Spazio riservato alle acque

Stabilità giuridica e interesse pubblico

la mozione Hösli/Stark 19.4374 vuole creare ulteriori possibilità di esenzione per l'agricoltura nell’ambito della definizione dello spazio riservato alle acque a scapito della protezione contro le piene, della biodiversità e della comunità in generale. Eppure, il margine di manovra esistente per i Cantoni è sufficiente e l’esecuzione funziona. Annacquando la protezione delle acque, si attribuirebbe agli interessi particolari privati un peso maggiore rispetto agli interessi pubblici sovraordinati e allo stesso tempo si minerebbe un compromesso storico raggiunto nella legislazione sulla protezione delle acque. Quale Associazione professionale nazionale per la protezione delle acque, la VSA ha scritto ai consiglieri nazionali chiedendo loro di respingere la mozione.
GiĂ  oggi esiste un certo margine di manovra per i Cantoni!

Dopo le modifiche apportate all’ordinanza, l’attuazione degli spazi riservati alle acque è ormai in corso. I Cantoni confermano che è concretamente attuabile nella sua forma attuale e che il margine di manovra è sufficiente. In genere si individuano soluzioni valide orientate alla pratica anche nei fondovalle molto stretti. Per prendere in considerazione gli interessi degli agricoltori durante la delimitazione degli spazi riservati alle acque, è possibile coinvolgerli sin da subito.

Il Parlamento deve mantenere la parola

Nel 2009 il Parlamento ha raggiunto un compromesso storico in seguito al quale i promotori hanno ritirato l'iniziativa popolare «Acqua viva»* nel 2010. Lo spazio riservato alle acque a suo tempo fissato è di importanza fondamentale per la protezione dalle piene, per la conservazione della biodiversità e per l’interconnessione degli habitat. In questo contesto si segnala la drammatica diminuzione della biodiversità (cfr. Comunicazione dell’accademia di scienze naturali scnat del 7.9.2021) che è stata registrata negli ultimi anni e che è necessario arrestare. Dal 2010 questo valore è persino aumentato in considerazione del problema del cambiamento climatico (inondazioni più intense; ombreggiamento per evitare il surriscaldamento eccessivo dei corsi d’acqua ecc.). Accogliere la mozione significherebbe spezzare il compromesso e minare la credibilità e l'affidabilità del Parlamento.

Mantenere la certezza del diritto

Sarebbe problematico anche indebolire le regole attuali e allontanarsi da esse a metà strada. Le conseguenze potrebbero essere lunghi ritardi nell'attuazione e cause legali. Comuni, Cantoni e proprietari hanno bisogno della certezza del diritto nell’applicazione delle leggi. Inoltre, coloro che sono a un punto avanzato dell’esecuzione verrebbero puniti.

Grande interesse pubblico, specialmente per quanto riguarda la protezione dalle piene

Anche quest’estate è stato dimostrato che una protezione dalle piene ben funzionante è di grande interesse pubblico. Gli studi dell’Eawag mostrano che i requisiti previsti dalla legge sulla protezione delle acque in riferimento allo spazio riservato alle acque sono grandezze minime assolute per garantire le funzioni naturali dei corpi d’acqua e che non devono essere limitati da interessi puramente particolari. Oltre alla protezione e alla conservazione della biodiversità, è importante anche l'effetto tampone contro le immissioni di sostanze indesiderabili nei corpi d’acqua, soprattutto per i piccoli corsi d’acqua: un tema di particolare attualità come mostrano l’iniziativa parlamentare 19.475 e il relativo piano di misure «Acqua pulita».

30.09.2021
Il Consiglio nazionale non annacqua la protezione delle acque


l Consiglio nazionale non allenta la protezione dello spazio riservato alle acque. Il 30 settembre, ha respinto una mozione in tal senso con 100 voti contro 84 e un'astensione.

Come è noto, la mozione chiedeva che lo spazio riservato alle acque potesse essere ridotto se le aziende agricole avessero perso una parte troppo grande della loro superficie foraggera produttiva. Il Consiglio degli Stati, invece, aveva sostenuto la mozione. Con il No del Consiglio Nazionale, la mozione è fuori discussione. La VSA accoglie questa decisione in modo molto favorevole specie perché nel periodo precedente il dibattito aveva portato avanti una campagna per il mantenimento dello spazio riservato alle acque.

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