A partire dal 2026 entreranno in vigore nuove norme di legge che collegano gli impianti fotovoltaici (FV) con potenza superiore a 30 kWp installati sugli impianti di depurazione delle acque di scarico (IDA) direttamente al mercato dell’energia elettrica e consentono interventi di depotenziamento da parte dell’azienda di approvvigionamento energetico. Per gli IDA si tratta di nuove sfide, ma anche di opportunità per una commercializzazione flessibile dell’energia in eccesso.
Il 1° gennaio 2026 interverranno nella LAEl e nella OAEl alcune modifiche che interessano in particolare i gestori di impianti fotovoltaici con potenza superiore a 30 kWp:
- Non più tutele: la rimunerazione dell’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici sarà direttamente collegata al prezzo di mercato e la rimunerazione per l’energia fotovoltaica immessa in rete potrà tendere a zero. Le fluttuazioni dei prezzi di mercato possono ritardare l’ammortamento oppure offrire opportunità di rendimenti superiori alla media.
- Depotenziamento da parte delle aziende di approvvigionamento energetico: le aziende di approvvigionamento energetico sono autorizzate a depotenziare fino al 3% della produzione annua di energia senza pagare alcun indennizzo – ciò corrisponde a una riduzione di potenza di circa il 30%.
- Nuove possibilità di commercializzazione: con progetti come «Equalio PVFlex» le aziende di approvvigionamento elettrico che puntano sull’innovazione offrono la possibilità di mettere a disposizione servizi di bilanciamento fotovoltaico, vale a dire partecipare ai mercati dell’energia di regolazione e delle prestazioni di servizio relative al sistema. L’attuale soglia di 1 MWp sarà ridotta a 500 kWp a partire dal 2026.
Opzioni di intervento per gli IDA
La VSA raccomanda ai suoi gestori di IDA di prepararsi alle imminenti modifiche di legge:
- Dialogo con le aziende di approvvigionamento energetico: verificate le ripercussioni che le modifiche di legge avranno sulla rimunerazione in considerazione del vostro mix di energia e dei vostri depotenziamenti. In questo contesto che ruolo ha l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici? È necessario chiarire se dal 1° gennaio 2026 sarà applicato il depotenziamento massimo pari al 3% della produzione annua di energia ammesso dalla legge e in che modo questo sarà comunicato e attuato (riduzione massima di potenza e «previsione» della produzione annua di energia).
- Sfruttare la flessibilità : è necessario chiarire se le possibilità esistenti nell’ambito del consumo e della produzione di energia negli IDA possano essere utilizzate insieme all’azienda di approvvigionamento energetico per trovare soluzioni eque riguardo all’acquisto e all’immissione di energia elettrica.
- Dati di mercato in tempo reale: in futuro i sistemi di gestione dell’energia (EMS) saranno fondamentali per ottimizzare l’allineamento della produzione e del consumo ai prezzi dell’energia elettrica e all’utilizzazione della rete. Gli IDA devono ricevere informazioni e previsioni in tempo reale sul mercato dell’elettricità (prezzi e utilizzazione della rete, ecc.) ed essere in grado di regolare di conseguenza il consumo e le capacità di produzione di energia elettrica che, nel caso ideale, dovrebbero confluire direttamente nel sistema di controllo del processo (PCS) dell’IDA, garantendo così accesso diretto al controllo.
- Commercializzazione separata: qualora non si trovassero soluzioni con l’azienda di approvvigionamento energetico locale, tramite «Equalio PVFlex» tutti gli IDA svizzeri avranno la possibilità di commercializzare separatamente l’ottimizzazione della produzione fotovoltaica in caso di eccedenza di energia nella rete elettrica svizzera. Attualmente, la dimensione minima dell'impianto fotovoltaico richiesta per poter partecipare è di 1 MWp. Si prevede tuttavia che entro il 2026 la classe di potenza richiesta sarà dimezzata, vale a dire portata a 500 kWp. Il fornitore di questa soluzione è una grande e innovativa azienda di approvvigionamento energetico che ha realizzato gli sviluppi necessari e acquisito esperienze nell’ambito del progetto pilota «Swissgrid PV4Balancing». Questo progetto è limitato ai fornitori di prestazioni di sistema partecipanti fino alla fine della fase «proof of concept» che sarà nell’estate 2026; ciò significa che i singoli IDA non possono partecipare.
La VSA sostiene i propri IDA e avvia un progetto di Energy Management System
Il gruppo di lavoro Energia e clima della VSA sta monitorando gli sviluppi e informando i membri VSA sullo stato attuale. Sta inoltre sviluppando un sistema di gestione dell’energia (EMS su IDA) affinché in futuro gli IDA ricevano maggiori informazioni sul mercato dell’energia elettrica e anche per questi impianti si possano definire nuove modalità di collaborazione con le aziende di approvvigionamento energetico. Tale sistema dovrà :
- controllare in maniera dinamica la produzione e il consumo di energia elettrica
- integrare i dati del mercato energetico in tempo reale
- consentire flessibilità e ottimizzazione dell’energia fotovoltaica tramite progetti come Equalio PVFlex. Questo progetto è attualmente già aperto a tutti i gestori di impianti con una potenza fotovoltaica individuale di 1 MWp; nel 2026 sarà allargato a potenze di circa 500 kWp e in un secondo momento sarà aperto a un maggior numero di gestori.
Il sistema di gestione dell’energia è stato creato in collaborazione con InfraWatt, con fornitori di servizi che conoscono il «mercato dell’energia e gli energy cockpit», con i rinomati fornitori di PCS e il fornitore di «Equalio PVFlex». È possibile presentare domanda di sovvenzione all’Ufficio federale dell’energia (UFE) entro fine novembre 2025.
Conclusione
Le nuove norme che entreranno in vigore nel 2026 comportano per gli IDA sia rischi che opportunità . Il coordinamento tempestivo con le aziende di approvvigionamento energetico, la maggiore flessibilità e le moderne soluzioni offerte dal sistema di gestione energetico assicurano efficienza economica e consentono una partecipazione attiva al mercato dell’energia elettrica.
Contesto e sviluppi
Un recente articolo pubblicato sul quotidiano NZZ dell’11.10.2025 mostra l’aumento dei costi dovuti alla stabilizzazione della rete e le crescenti possibilità di intervento da parte delle grandi aziende elettriche. Le nuove regole consentiranno alle aziende di approvvigionamento energetico di intervenire direttamente nella produzione fotovoltaica a partire dal 2026, senza dover pagare indennizzi.
Negli ultimi anni molti IDA hanno fortemente investito in impianti fotovoltaici, centrali di cogenerazione compatte e capacità di accumulo, con l’obiettivo di produrre energia in modo flessibile, ottimizzare l’autoconsumo e stabilizzare la rete elettrica. Le nuove norme comportano un cambiamento radicale di questo quadro, ma allo stesso tempo aprono opportunità per la commercializzazione locale dell’energia elettrica in eccesso all’interno delle comunità elettriche locali (CEL).
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