Piattaforma per acqua, gas e calore
News
02. luglio 2025

Consultazione

Il Consiglio federale crea le basi per chiarire la situazione giuridica dei vecchi diritti d’acqua

Nella sua seduta del 25 giugno 2025, il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione concernente una revisione della legge sulle forze idriche, con l’obiettivo di fissare un termine chiaro per la soppressione dei cosiddetti diritti d’acqua «immemorabili» con la conseguente creazione di certezza giuridica per le centrali idroelettriche interessate. La procedura di consultazione si concluderà il 15 ottobre 2025.

Secondo un sondaggio condotto dalla Confederazione presso i Cantoni, nel 2019 in Svizzera c’erano ancora circa 360 centrali idroelettriche che utilizzavano acqua per produrre elettricità sulla base di diritti d’acqua immemorabili. Questi diritti, che non si basano su concessioni, non possono più essere accordati secondo il diritto in vigore. Nel 2019 il Tribunale federale aveva deciso la soppressione senza indennizzo dei diritti d’acqua immemorabili, non appena fosse diventata necessaria una procedura per ottenere un’autorizzazione edilizia o un’autorizzazione eccezionale. Tale decisione non conteneva tuttavia alcun termine concreto.

Nella deliberazione concernente la mozione 23.3498 «Proteggere il diritto d’acqua immemorabile e istituire un quadro chiaro per l’applicazione delle disposizioni sui deflussi», il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di elaborare un disegno di legge che disciplini entro quali termini le centrali idroelettriche con diritti d’acqua immemorabili debbano rispettare gli obblighi di risanamento e le disposizioni sul deflusso minimo secondo la legge federale sulla protezione delle acque (LPAc).

Adeguamento della legge sulle forze idriche

Il Consiglio federale intende attuare la mozione mediante una revisione della legge sulle forze idriche (LUFI). A causa della ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni, l’adeguamento si limita a una regolamentazione minima ovvero all’obbligo di soppressione dei diritti d’acqua immemorabili entro fine 2040 e a una disposizione sulla protezione degli investimenti.

Soppressione dei diritti d’acqua immemorabili

Con la nuova disciplina i diritti d’acqua immemorabili dovranno essere soppressi dall’autorità competente al più tardi entro il 31 dicembre 2040. Se desiderano continuare a sfruttare le acque, i titolari dei diritti d’acqua immemorabili soppressi possono chiedere una concessione. Una concessione può tuttavia essere rilasciata solo se vengono rispettate le disposizioni vigenti in materia di protezione dell’ambiente e delle acque, in particolare le disposizioni sui deflussi residuali. Spetterà ai Cantoni assegnare un ordine di priorità ai singoli casi, in funzione dell’urgenza ecologica e tenendo conto dell’ammortamento raggiunto dall’impianto in quel momento.

Protezione degli investimenti

Se il titolare di un diritto d’acqua immemorabile ha effettuato investimenti conformi alla legge prima del 31 luglio 2019 ovvero prima della pubblicazione della decisione del Tribunale federale (DTF 145 II 140), l’autorità non può sopprimere il diritto immemorabile fino all’ammortamento. In questi casi, la data di soppressione può essere rinviata oltre il 31 dicembre 2040. I titolari di tali diritti devono dimostrare all’autorità i costi di investimento, gli ammortamenti effettuati fino a quel momento e la conformità dell’investimento con la legge. Nel caso di investimenti effettuati dopo la pubblicazione della decisione del Tribunale federale, la soppressione non può essere posticipata.

Kommentar erfassen

Kommentare (0)

e-Paper

Con l'abbonamento online, leggere il «AQUA & GAS» E-paper sul computer, sul telefono e sul tablet.

Con l'abbonamento online, leggere il «Riflessi»-E-paper sul computer, sul telefono e sul tablet.