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27. dicembre 2022

Analisi dell’acqua

Scambio di esperienze Citometria a flusso

Nell’aprile 2010, la citometria a flusso è stata presentata per la prima volta in Aqua & Gas (allora ancora gwa) come metodo innovativo per l’analisi microbiologica dell'acqua. Nel frattempo, il metodo è entrato a far parte di molti laboratori di analisi dell'acqua. In occasione di uno scambio di esperienze organizzato dalla W-UK2 «Qualità e trattamento dell’acqua» si è parlato delle varie possibilità di applicazione e dei limiti del metodo.

In primo luogo, tre relatori iniziali hanno presentato varie applicazioni della citometria a flusso nelle aziende dell’acqua potabile. Questo metodo svolge un ruolo importante nel monitoraggio online dei processi di trattamento. Ad esempio, all’uscita dagli impianti per il trattamento dell'acqua, grazie ai citometri a flusso online è possibile misurare i parametri microbiologici in aggiunta a quelli fisico-chimici. Dalle presentazioni è emerso anche che il metodo può essere utilizzato per ottenere informazioni più approfondite sui singoli processi di trattamento. Infine, è stato presentato un caso di contaminazione in cui le misurazioni della conta delle cellule totali (TCC) che affiancano il lavaggio della sezione di rete sono state in grado di circoscrivere il tratto di condotta problematico. In una quarta breve esposizione, i due metodi indipendenti dalla coltivazione, la citometria a flusso e la determinazione dell'ATP, sono stati confrontati e contrapposti alla classica determinazione dei GAM. Le misurazioni di TCC e ATP hanno dato risultati simili, che tuttavia non sono correlati con i risultati della determinazione dei GAM.

 

Come procedere?

Finché i valori massimi del parametro GAM saranno definiti per legge, la citometria a flusso non si affermerà, soprattutto nel monitoraggio dell’acqua potabile in rete, perché non tutti gli eventi GAM vengono rilevati con misurazioni basate sulla citometria a flusso. Tuttavia, il metodo ha un grande potenziale quando si tratta di rilevare cambiamenti anomali. In questo contesto è stato espresso l’auspicio che, a integrazione della raccomandazione SSIGA W1014 «Raccolta e analisi dei dati delle aziende dell’acqua potabile», venga descritta una procedura per la determinazione dell’intervallo normale di valori e degli scostamenti dalla norma. È stata anche proposta la creazione di un corso di «Tecnica di misurazione».

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