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31. ottobre 2023

Congresso sull’acqua

ACQUA360 all’insegna della penuria d’acqua

Nei mesi estivi, in particolare il Cantone Ticino ha dovuto lottare periodicamente contro la siccità e la scarsità di risorse idriche. Il congresso ACQUA360 tenutosi a Lugano quest’anno ha affrontato questa problematica e ha presentato possibili soluzioni su come distribuire l’acqua tra i numerosi gruppi d’interesse, dall’industria al turismo e dall'agricoltura fino ai consumatori.

Il cambiamento climatico non lascia indenne nemmeno la Svizzera. La grave siccità durata fin oltre i mesi estivi e il ritiro dei ghiacciai hanno in molti luoghi un impatto notevole sulle risorse idriche e a livello locale possono portare a scarsità d’acqua; si tratta di una sfida sempre più impegnativa per la gestione dell’acqua anche in Svizzera, uno dei Paesi più ricchi d’acqua in Europa. L’ultima edizione del congresso è quindi stata dedicata a questo tema di grande attualità.

Le ripercussioni della penuria d’acqua in Svizzera presentano varie sfaccettature. Da un lato, l’agricoltura dipende in larga misura da un approvvigionamento idrico adeguato; dall’altro, l’abbassamento del livello dell’acqua nei fiumi e nei laghi può compromettere l’irrigazione dei campi e mettere a rischio la produzione di derrate alimentari. Inoltre, la scarsità d’acqua ha un impatto anche sulla produzione di energia, in particolare su quella idroelettrica, che occupa una posizione di spicco nel panorama energetico svizzero. Infine, ma non meno importante, l’acqua è anche la risorsa per la principale derrata alimentare, l’«acqua potabile».

Dopo il saluto di benvenuto rivolto ai partecipanti da Claudio Zali, Consigliere di Stato del Cantone Ticino, e la presentazione del programma della giornata da parte di Raffaele Domeniconi, responsabile della succursale SVGW e VSA per la Svizzera italiana, il Martin Grambow, dirigente ministeriale del Ministero dell’Ambiente e della Protezione dei Consumatori della Baviera ha mostrato come la strategia «Wasserzukunft Bayern 2050» fornisca una risposta alle conseguenze dei cambiamenti antropici dei regimi idrici. Prima della pausa pranzo, il biologo Alberto Conelli di Oikos Consulenza ha mostrato, questa volta dal punto di vista della natura, il nesso esistente tra la regolazione del livello dell’acqua del Lago Maggiore e la scarsità d’acqua.

Theodora Cohen Liechti, ingegnera ambientale per lo smaltimento delle acque urbane del Cantone di Ginevra, ha aperto il programma pomeridiano. Nella sua presentazione ha esaminato le interazioni tra la gestione delle acque urbane e i corsi d’acqua in presenza di tempo secco. Marie Arnoux, idrologa del Centro di ricerca per l’ambiente alpino, ha poi illustrato l’importanza dei dati nei progetti idrogeologici nel contesto della siccità, mentre Carlo Scapozza, responsabile della divisione Idrologia dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM, ha presentato il nuovo sistema nazionale federale di individuazione precoce e di allerta in caso di siccità. Prima che Michele Broggini concludesse la serie di conferenze con una presentazione del progetto masterplan SVGW sulla gestione della siccità nell’approvvigionamento idrico, Mario Hübner, Manager System Engineering presso la WILO SA, ha mostrato la sua soluzione che prevede stazioni di pompaggio resilienti per acqua potabile e acque di scarico nei periodi di siccità.

Alla tavola rotonda, moderata da Sharon Bernardi, giornalista della RSI, hanno partecipato Greta Gysin, Consigliera nazionale dei Verdi, Michele Broggini, presidente SVGW, Christian Hofer, Direttore dell’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), Thomas Egger, direttore del Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) e Claudio Zali, Consigliere di Stato del Cantone Ticino.

La discussione ha preso spunto dalla tesi secondo cui la Svizzera si sta prosciugando, per vertere poi sul ruolo della Confederazione e sul comprendere in che misura sia chiamata a sostenere i Cantoni o persino a prendere in mano le redini.

Tutti i partecipanti alla tavola rotonda sono stati concordi nel ritenere che, in un contesto di cambiamento climatico, sia necessario ridurre il consumo di acqua, considerato che l’acqua non è una risorsa illimitata. È possibile risparmiare sui consumi, soprattutto in agricoltura. Christian Hofer ha dichiarato che è necessario mantenere l’acqua nel terreno. A questo proposito l’agricoltura offrirebbe infrastrutture adeguate, dall’irrigazione a goccia al recupero dell’acqua nelle serre. Allo stesso tempo è necessario disporre di dati migliori per consentire agli agricoltori di prepararsi meglio a un periodo di siccità. Per migliorare i dati disponibili, i vari uffici federali insieme ai Cantoni dovrebbero istituire un sistema di monitoraggio sovraregionale al fine di poter valutare meglio dove è necessaria l’acqua. Greta Gysin ha fatto notare che è necessario un cambiamento di mentalità in tutti i soggetti coinvolti.

Pur concordando sulla necessità di ottenere una panoramica migliore, è necessaria anche una mentalità orientata all’offerta. La situazione sta cambiando in modo drammatico e servono soluzioni che non si limitino esclusivamente alla gestione della crisi. Anche Thomas Egger sottolinea che è necessario un ripensamento completo della gestione dell’acqua. Occorre una gestione dei bacini imbriferi in cui tutte le parti interessate trovino soluzioni insieme (turismo, agricoltura, aziende dell’acqua ecc.). Inoltre, è fondamentale un cambiamento di mentalità in agricoltura, nell’ottica di metodi di irrigazione a risparmio idrico. Sebbene siano disponibili sussidi da parte del governo federale, il settore agricolo ne fa scarso utilizzo. Egger ritiene che la competenza per la gestione dell’acqua spetti chiaramente ai Cantoni, ma vorrebbe vedere un maggiore sostegno da parte della Confederazione. Pur avendo espresso valutazioni diverse in merito al trasferimento di competenze alla Confederazione, tutti i partecipanti hanno concordato sulla necessità di una collaborazione più stretta tra i Cantoni che, in ultima analisi, porterebbe a un maggiore coordinamento e a una strategia comune per far fronte alle sfide future.

Ogni due anni, SVGW e VSA organizzano congiuntamente il congresso ACQUA360 a Lugano. Anche l’edizione di quest’anno, che si è svolta ancora una volta al Palazzo dei Congressi, ha attirato numerosi esperti, politici, autorità, rappresentanti dei media e parti interessate.

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