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31. ottobre 2022

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Il triangolo della politica energetica

La popolazione e l’economia dipendono dall’energia. La prima se ne serve per la produzione di calore e la mobilità, la seconda per la produzione e il trasporto di beni e servizi. Il benessere e la prosperità in Europa sono in gran parte dovuti al basso costo dei combustibili fossili che finora costituivano la principale fonte di energia. Allo stesso tempo, il prezzo monetario dell’energia fossile è stato a lungo ben al di sotto dei suoi costi ecologici e politici globali.

In Svizzera c'è un detto, oggi passato un po’ di moda, che dice che non si può avere la moneta da cinque centesimi e anche il panino. Si rifà ai tempi in cui un panino costava 5 centesimi e dice semplicemente che non si possono avere entrambe le cose, o si rinuncia al panino o si rinuncia ai 5 centesimi. Tuttavia, rinunciare non piace a molti ed è meglio che a pagare siano gli altri. Oggi si preferisce parlare di una situazione «win-win», una situazione di reciproco vantaggio. Tutti conservano il proprio denaro e nessuno vi deve rinunciare.

Purtroppo, il proverbio svizzero è valido anche oggi e spesso situazioni apparentemente «win-win» risultano essere una trappola. Lo stesso vale per l’energia. Esiste un triangolo della politica energetica, ai cui vertici si collocano il «prezzo», la «disponibilità» e la «sostenibilità». L’area di questo triangolo rimane invariata nel breve e nel medio termine. La variazione di un vertice comporta ripercussioni almeno su un altro vertice. Se l’energia deve essere sostenibile, la sua disponibilità diminuisce e il prezzo aumenta. Lo scenario in cui avremo energia sostenibile disponibile in modo ridondante a un prezzo basso, è ancora lungi da venire.

Non solo quest’inverno ma anche nelle stagioni successive avvertiremo chiaramente che, nel settore energetico, le cosiddette situazioni win-win non saranno così vicine. Tuttavia, l’attuale crisi energetica può contribuire a far modificare il prezzo nel triangolo della politica energetica a favore della sostenibilità e ad aumentare nel medio termine la disponibilità di fonti energetiche prive di CO2 o almeno a bilancio neutro di CO2. Questo potrà avvenire solo se anche in questo Paese si porrà fine alle guerre ideologiche di trincea e se punteremo in egual misura su tutte le fonti di energia rinnovabile - perché serviranno tutte.

Per far crescere la disponibilità nel triangolo della politica energetica, sono necessari investimenti ingenti. Ci saranno così conseguenze sul prezzo dell’energia e la sostenibilità verrà ridotta nel breve termine. Dovremo cogliere tutte le opzioni a livello nazionale e internazionale, dal fotovoltaico alle pale eoliche, dall’energia idroelettrica ai gas rinnovabili o all’utilizzo del calore residuo. Nel breve e nel medio termine non riusciremo a fare a meno dei combustibili fossili; nel lungo termine sarà invece possibile passare interamente all’energia rinnovabile e neutrale dal punto di vista climatico (in qualsiasi modo questa venga definita) a un prezzo ragionevole.

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