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21. marzo 2021

FORUM VSA

SENSIBILIZZAZIONE PER L’INIZIATIVA SULL’ACQUA POTABILE

Il 13 giugno 2021 i cittadini svizzeri sono chiamati a votare su due iniziative popolari: l’iniziativa sul divieto di utilizzo di pesticidi e l’iniziativa sull’acqua potabile. Con questo forum la VSA vuole favorire la formazione di un’opinione all’interno del settore, stimolare la discussione e chiedere alla rete dei professionisti dell’acqua, la piattaforma 4aqua, di spiegare i propri obiettivi e chiarire perché sono favorevoli all’iniziativa sull’acqua potabile. La VSA stessa non esprimerà alcuna parola d’ordine.
Paul Sicher 
PANORAMICA

Articolo principale  Sensibilisazione per l'iniziativa sull'acqua potabile
Intervista con ex presidenti di VSA
Vi spieghiamo in 90 secondi l’iniziativa per l’acqua potabile pulita
4aqua
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«La voce dell’acqua» è la frase breve e concisa con cui la rete di professionisti dell’acqua 4aqua ha scelto di definirsi e l’ha fatto in senso prettamente socio-politico. 4aqua è stata fondata nella primavera 2020. Nel frattempo hanno aderito alla rete più di 150 professionisti, come conferma il cofondatore Peter Hunziker: «Quotidianamente abbiamo a che fare con le risorse d’acqua e ne constatiamo la contaminazione. Noi ci troviamo al fronte e possiamo confermare quanto sia urgente la necessità di agire per via dell’inquinamento da pesticidi e altre sostanze nocive».

È stato riconosciuto che le attuali strutture associative della SSIGA e della VSA non consentono di formulare slogan politici, nemmeno quando si tratta dell’acqua, l’argomento centrale di cui si occupano. Ci sono tuttavia professionisti dell’acqua potabile, delle acque di scarico e delle acque in generale che desiderano esprimersi con chiarezza e avere insieme voce in capitolo. 4aqua è il contenitore giusto a tale scopo.

SFRUTTARE GLI AFFARI POLITICI ATTUALI

«Di principio sosteniamo diversi approcci volti a rafforzare la protezione dell’acqua, ridurre la contaminazione da pesticidi e prodotti di degradazione e abbassare gli apporti di sostanze nutritive nelle acque a un livello rispettoso dell’ambiente» prosegue Hunziker. «Per questo motivo sosteniamo una Iv.Pa. 19.475 incisiva per la riduzione dei pesticidi». È tuttavia emerso che né una tassa d’incentivazione sui pesticidi come quella applicata con successo in Danimarca, né uno schema di riduzione numericamente vincolante per gli apporti di sostanze nutritive provenienti dall’agricoltura riscuotono la maggioranza. Già con i valori limite vincolanti per i pesticidi, inclusi tutti i prodotti di degradazione nei settori di alimentazione, si è raggiunto un miglioramento estremamente risicato.

Il 13 giugno 2021 l’elettorato svizzero sarà chiamato a votare sull’iniziativa sull’acqua potabile e l’iniziativa sul divieto di utilizzo dei pesticidi. Di che cosa si tratta in concreto?

CAMBIO DI SISTEMA ATTRAVERSO L’INIZIATIVA SULL’ACQUA POTABILE

La politica attuale non ha soluzioni convincenti da offrire per i problemi riguardanti la protezione delle acque. Per questo motivo 4aqua è a favore dell’iniziativa sull’acqua potabile e vuole dare un segnale importante per un’agricoltura rispettosa delle acque: gli agricoltori devono continuare a ricevere i pagamenti diretti, ma solo se producono senza utilizzare pesticidi, se non fanno uso profilattico di antibiotici e se i loro animali vengono nutriti con i mangimi prodotti in azienda. In breve, verranno versate sovvenzioni all’agricoltura solo se le sue tecniche di gestione non compromettono la salute e l’ambiente e non inquinano l’acqua:

La Costituzione federale è modificata come segue:
Art. 104 cpv. 1 lett. a, 3 lett. a, e, g e 4

1 La Confederazione svizzera provvede affinché l’agricoltura, tramite una produzione ecologicamente sostenibile e orientata verso il mercato, contribuisca efficacemente a:

  a. garantire l’approvvigionamento della popolazione con derrate alimentari sane e acqua potabile pulita;

3 La Confederazione imposta i provvedimenti in modo che l’agricoltura possa svolgere i suoi compiti multifunzionali. Le competenze e i compiti della Confederazione sono in particolare i seguenti:

  a. completa il reddito contadino con pagamenti diretti al fine di remunerare in modo equo le prestazioni fornite, a condizione che sia fornita la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate; tali esigenze comprendono la conservazione della biodiversità, una produzione esente da pesticidi e un effettivo di animali che può essere nutrito con il foraggio prodotto nell’azienda

  e. può promuovere la ricerca, la consulenza e la formazione agricole e versare contributi d’investimento, purché queste misure sostengano l’agricoltura conformemente alle lettere a e g nonché al capoverso 1;

  g. esclude da pagamenti diretti le aziende agricole che fanno un uso profilattico di antibiotici nella detenzione di animali o il cui sistema di produzione rende necessario l’uso regolare di antibiotici.

4 Impiega a tali scopi mezzi finanziari a destinazione vincolata del settore agricolo e proprie risorse generali, controlla l’esecuzione delle prescrizioni e gli effetti conseguiti e informa regolarmente il pubblico sui risultati del controllo.

Art. 197 n. 12
12. Disposizione transitoria
Dopo l’accettazione dell’articolo 104 capoversi 1 lettera a, 3 lettere a, e, g e 4 da parte di Popolo e Cantoni si applica un termine transitorio di otto anni.

RIDURRE LA CONTAMINAZIONE DA MICROINQUINANTI

È evidente che, nell’ambito della protezione delle acque, esiste un grande bisogno di agire. Anche in quel paradiso idrico che è la Svizzera l’acqua (potabile) pulita non può essere data per scontata. Negli ultimi 50 anni le misure per la protezione delle acque hanno permesso di raggiungere obiettivi importanti; emergono tuttavia diversi problemi dovuti, in particolare, alla contaminazione per la presenza di sostanze in bassissime concentrazioni. Il 40% circa di questi microinquinanti presenti nelle acque provengono dagli impianti di depurazione delle acque di scarico, il 20% dall’industria e dall’artigianato e il 40% dall’agricoltura. Quest’ultimo dato è molto rilevante per le acque sotterranee. Le superfici agricole a coltura intensiva si trovano proprio dove sono presenti flussi di acque sotterranee importanti per le aziende dell’acqua potabile. Per questo motivo oggi circa 1 milione di cittadini devono utilizzare un’acqua potabile che non rispetta i valori limite vigenti relativi ai requisiti di pesticidi. Siamo di fronte a un errore di sistema! Ma anche molte piccole acque superficiali soffrono per immissioni eccessive di sostanze nutritive provenienti dall’agricoltura. A volte i valori limite ecotossicologici vengono sensibilmente superati. Dalle ultimissime tecniche di misurazione in tempo reale della Eawag emerge che molti pesticidi superano per breve tempo di ben 170 volte le concentrazioni massime rispetto ai campioni giornalieri misti. Per alcuni pesticidi anche picchi di concentrazione inferiori a un’ora possono avere effetti nocivi sugli organismi acquatici.

Da decenni, invece, le economie domestiche, l’industria e l’artigianato finanziano secondo il principio di causalità un sistema ben funzionante sia per lo smaltimento delle acque urbane, che per la depurazione delle acque di scarico. L’attuazione in corso del potenziamento degli IDA consente di risolvere il problema della qualità nelle acque di grande e media entità in riferimento alla presenza di microinquinanti, riducendo il carico di oltre il 50%. Il resto scorre in acque nelle quali i valori limite sono rispettati. I microinquinanti di cui è responsabile l’agricoltura gravano invece direttamente sulle acque sensibili e sulle risorse di acqua potabile, superando i valori limite in superfici molto estese. La contaminazione delle acque dovuta alla presenza di microinquinanti richiede misure incisive alla sorgente, quindi anche in agricoltura; la depurazione nell’IDA non è sufficiente. Non può essere che, per l’agricoltura, siano previsti criteri diversi.

RIDURRE LA FERTILIZZAZIONE ECCESSIVA DELLE RISORSE IDRICHE

A causa dei tappeti di schiuma e dei laghi agonizzanti, negli anni sessanta e settanta sono stati costruiti in tutta la Svizzera IDA che eliminavano i composti del carbonio. Negli anni ottanta, a causa delle concentrazioni di fosforo e di ammonio costantemente elevate, numerosi IDA sono stati potenziati. Negli anni novanta e duemila, in molti IDA è stato aggiunto un ulteriore stadio di depurazione, la denitrificazione. Oggi l’azoto viene rimosso dalle acque di scarico per il 50% circa, il fosforo fino al 90% circa. Gli IDA rispettano inoltre i valori target nazionali e internazionali relativi alla qualità dell’acqua.

L’agricoltura è ben distante sia dagli obiettivi intermedi, che dall’obiettivo a lungo termine che prevede una riduzione del 50% delle immissioni di azoto nelle acque. Delle 70 000 tonnellate circa di azoto che arrivano oggi nelle acque, il 75% viene immesso in modo diffuso, per lo più dall’agricoltura. Particolarmente colpite sono le acque sotterranee meritevoli di particolare attenzione; l’agricoltura immette circa 30 000 t di azoto all’anno direttamente nelle acque sotterranee, dove si immagazzina sotto forma di nitrato. Nei terreni coltivabili le esigenze relative ai nitrati fissate nell’ordinanza sulla protezione delle acque vengono da anni superate in oltre il 40% dei punti di misurazione delle acque di falda. Per molte aziende dell’acqua potabile il problema dei nitrati è da anni irrisolto; la necessità d’intervento è enorme. Considerata questa situazione di contaminazione delle acque causata dall’agricoltura, non stupisce che a oggi l’agricoltura non abbia raggiunto del tutto nessuno dei suoi 13 obiettivi ambientali.

La maggior parte degli IDA immette le frazioni residue di azoto nei grandi corsi d’acqua sotto forma di nitrato. Ciò non costituisce un problema dal momento che il nitrato non si accumula nei corsi d’acqua superficiali e le sensibili acque sotterranee non sono toccate da questo fenomeno. Al contrario, le acque di superficie che si infiltrano abbassano la concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee. I requisiti previsti dalla legge per la depurazione delle acque di scarico sono ben rispettati grazie agli investimenti attuati. Ciò nonostante, il settore delle acque di scarico è disposto a ottimizzare ulteriormente gli IDA.

Iniziativa sul divieto di utilizzo di pesticidi

Il 13 giugno si voterà anche sulla cosiddetta iniziativa sul divieto di utilizzo di pesticidi. L’iniziativa chiede che venga vietato l’uso di pesticidi sintetici nella produzione agricola, nella trasformazione di prodotti agricoli, nella cura del suolo e del paesaggio e nell’importazione e nella produzione di derrate alimentari. L’iniziativa opera con un divieto, non con misure d’incentivazione. Non viene risparmiata nemmeno l’eccedenza di sostanze nutritive rilevante per la protezione delle acque.

4aqua non si esprime in merito all’iniziativa sul divieto di utilizzo di pesticidi. Quale rete di professionisti dell’acqua, essa intende limitarsi al proprio ambito specialistico. «Perderemmo credibilità se, in qualità di professionisti, ci dedicassimo a questioni agricole o addirittura a questioni commerciali internazionali e simili» dichiara Peter Hunziker di 4aqua. «Secondo 4aqua l’accoglienza dell’iniziativa sull’acqua potabile rappresenterebbe invece una vera e propria pietra miliare e un segnale incredibilmente importante per la protezione delle acque».

 

Posizione della VSA        
La VSA sostiene gli indirizzi di fondo dell'iniziativa sull'acqua potabile

La VSA sostiene le misure che mirano a una produzione agricola rispettosa della risorsa naturale acqua e dell'ambiente e a una svolta di tendenza nell'uso dei prodotti fitosanitari e quindi anche i tre indirizzi di fondo dell'iniziativa sull'acqua potabile. Non sostiene l’iniziativa in sé e non indica alcuno slogan di voto.

Secondo la VSA, il testo dell'iniziativa presenta diversi punti deboli, per esempio la formulazione che i pagamenti diretti saranno stanziati solo alle aziende con una «produzione senza pesticidi». Questo esula dall’obiettivo: per definizione, un pesticida è qualsiasi cosa venga usata per uccidere un organismo. Tra i pesticidi sono compresi quindi anche prodotti che non sono problematici per l'ambiente, che vengono usati nell'agricoltura biologica e non dovrebbero essere vietati. Questi punti deboli possono essere usati contro l'iniziativa.

La VSA appoggia l'iniziativa parlamentare Iv.pa.

La VSA si è molto impegnata per l’efficacia dell’Iv.pa. 19.475 «Ridurre il rischio associato all'uso di pesticidi», che è stata redatta dal Parlamento e a marzo (cioè dopo la chiusura redazionale) 2021 dovrebbe essere finalizzata negli ultimi punti. L’Iv.pa. include essenzialmente l'obiettivo di ridurre del 50% i rischi derivanti dall'uso di pesticidi, include anche la riduzione dei biocidi e una migliore protezione delle risorse di acqua potabile nelle aree di afflusso. Si punta anche alla riduzione dei nutrienti, sebbene senza valori target vincolanti. La VSA sostiene l’Iv.pa. perché produce un miglioramento rilevante in termini di uso dei pesticidi e può essere messa in vigore molto più rapidamente di quanto non lo sarebbe con l’iniziativa sull'acqua potabile.

Anche l’iniziativa sull'acqua potabile potrebbe essere implementata con moderazione e proporzionalità.

Nell'attuazione di un'iniziativa, il legislatore ha un grande potere discrezionale nella formulazione del testo costituzionale a livello legislativo. Le intenzioni dei promotori delle iniziative popolari sono sì importanti, ma non decisive. Il legislatore deve sempre ponderare e conciliare tra loro diversi interessi e requisiti legali. Il principio di proporzionalità, per esempio, richiede che le condizioni poste alle aziende agricole per ricevere i pagamenti diretti siano interpretate in modo tale da non andare oltre quanto sia strettamente necessario per raggiungere lo scopo dell'iniziativa.

Un parere legale conclude quindi che i punti deboli dell’iniziativa sull’acqua potabile possono essere risolte a livello legislativo.

 

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